Collocata al Barchessone Vecchio la "Madonna del terremoto"
L'opera in terracotta realizzata dall'artista ascolana Antonella Castelli è stata fortemente voluta dagli amici di "Fabio".

E' stata collocata presso "Arkiakivio- Fabio Reggiani Architetto", nel Barchessone Vecchio di San Martino Spino, la "Madonna del terremoto", una terracotta policroma voluta dai suoi più stretti amici proprio in memoria dell'amico. All'architetto Reggiani la Bassa Modenese deve tanto per il suo impegno umano e professionale che ha portato alla riscoperta e alla tutela delle Valli Mirandolesi. Dopo il sisma del 2012, Fabio, rinnovò il suo impegno nei progetti di ripristino dei due Barchessoni e di tanti altri edifici della Bassa. L'idea di dedicargli un'opera d'arte è venuta ai suoi amici e collaboratori Valentina Baroncini e Paolo Campagnoli, ispirandosi alla mantovana "Chiesa della Madonna del Terremoto".
La statua policroma collocata presso il Barchessone Vecchio è stata realizzata dall'artista ascolana Antonella Castelli.
Antonella, in un'intervista che ha rilasciato, racconta della sua lunga conoscenza con Fabio e le motivazioni della sua opera.
Conobbi Fabio alla fine degli anni Novanta grazie alla comune conoscenza con lo scultore Francesco Roviello, a cui Fabio era legato da una stravagante amicizia ed affinità. Da allora ci siamo sempre frequentati, ma il ricordo che ho di lui non so esprimerlo bene. Fabio era un uomo affascinante, colto, ironico, misterioso e generoso, con quel po' di follia che lo ha reso indimenticabile.
Nel modellato ho guardato gli scultori che amo: Arturo Marini, Marino Marini, ma anche Bistolfi. Ho poi introdotto un elemento simbolico, il filo a piombo, strumento semplicissimo ed arcaico del costruire che posto in mano ad una Madonna o, se vogliamo, ad una Madre diventa emblema di una ricostruzione in armonia con la natura e con le più profonde esigenze del vivere umano. Temi particolarmente cari a Fabio.